
Nina
Muzzi raccoglie, poi essicca ed infine realizza la composizione artigianalmente,
come un tempo. Forse anche grazie a questo procedimento, che la vede artefice
di ogni passaggio, le sue opere sono più vive, più naturali, e non si
'legge' la mano dell'uomo, ma quasi esclusivamente l'opera della primavera
e dell'estate, dispensatrici di meravigliosi fiori vivaci.
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Precious-
Il laboratorio di Nina Muzzi
Tra le colline
dell'aretino, immersa nel verde di castagneti e querceti secolari, troviamo
questa oasi di incanto straordinario che è " PRECIOUS" il laboratorio
di Nina Muzzi. In origine una tabaccaia, la "officina" di Nina si è trasformata
nel contenuto, ma non nella struttura. Mille fiori profumati hanno preso
il posto delle foglie aromatiche del tabacco; a 'testa in giù' come devono
essere collocati per una corretta essiccazione, occhieggiano dalle tante
grosse, annose travi di legno che suddividono questo vasto spazio. Poca
la luce del sole che lambisce i fiori: per loro e per i loro colori sarebbe
ora tanto dannosa quanto, invece, era proficua prima di essere colti.
Le pareti sono annerite dalla fuliggine e ciò rende l'ambiente ancor più
suggestivo, un luogo senza tempo. " Ho iniziato questo lavoro una decina
di anni orsono" ci dice; "già amavo coltivare e raccogliere molte varietà
di fiori in primavera ed in estate, ma mi sarebbe piaciuto vederli ancora
nei mesi invernali. Così ho cominciato ad essiccare alcune varietà, sperimentando
i vari sistemi, da autodidatta". Lentamente questa attività si è trasformata,
evoluta, divenendo un 'mestiere', ricco di soddisfazioni e riconoscimenti.
Nel suo campo è una delle migliori Alla abilità e alla perizia tecnica
unisce una eccezionale piacevolezza estetica, un non comune gusto nell'accostamento
dei colori, delle forme. Tutta l'esperienza accumulata in questi anni
di sperimentazione pratica è visibile nel risultato finale, originale,
sempre unico e irripetibile come un'opera d'arte. Dalla discreta composizione
di lavanda, creata in piccoli cesti anch'essi intrecciati con i gambi
della medesima pianta, adatti agli angoli più intimi e discreti della
casa, ai più gioiosi bouquets di ortensie e tagete, che lasciano senza
fiato per l'ammirazione, tutto è diligentemente e pazientemente creato
solo dalle sue mani. In questo consiste anche la differenza tra le sue
creazioni e molte altre reperibili in commercio, per produrre le quali
solitamente vengono utilizzati fiori essiccati acquistati all'ingrosso.
Lei coltiva, lei raccoglie, poi essicca ed infine realizza la composizione
artigianalmente, come un tempo. Forse anche grazie a questo procedimento,
che la vede artefice di ogni passaggio, le sue opere sono più vive, più
naturali, e non si 'legge' la mano dell'uomo, ma quasi esclusivamente
l'opera della primavera e dell'estate, dispensatrici di meravigliosi fiori
vivaci. Come l'artista che ad un determinato punto della propria evoluzione
sceglie di utilizzare precisa tecnica pittorica, così Nina, maturata una
notevole esperienza, ha scelto le sue varietà floreali predilette e non
le ha più abbandonate. Alcune appartengono alla base dell'Arte dell'essiccazione,
sono quelle fondamentali come la achillea, la lavanda, le roselline, sempre
utilizzate in modo assolutamente originale. La maggior parte, invece,
sono varietà inedite, fiori comuni nelle nostre campagne e nei nostri
giardini, ma, chissà perché , non utilizzati nei nostri mazzi essiccati.
Tra questi salta all'occhio il bellissimo fiore di sambuco, i cardi, ma
anche le tagete, le zinnie, le peonie e le ortensie. Gli accostamenti
dei colori sono giocati sulle sfumature o sui contrasti tenui. Molto spesso
le composizioni una macchia di colore uniforme centrale, circondata da
una corona di capolini contrastanti. Altre volte si alternano varietà
diverse (raramente più di tre o quattro), disposte asimmetricamente.
Testo
di Giulia Mozzato De Lorenzo.
GIARDINI
n. 29
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